mercoledì 26 settembre 2012

TF Rescue Bots: resoconto prima puntata

Così come accaduto con Transformers: Prime, anche con Transformers: Rescue Bots siamo indietro con gli aggiornamenti. In America la trasmissione ha già proposto tutte e 26 le puntate (senza pause) ed è stata confermata la produzione di una seconda stagione, prevista per il 2013. Ripartiamo dunque anche in questo caso, ma non collegandoci al già fatto: i primi due appuntamenti di questo nuovo corso, infatti, riguarderanno le puntate inaugurali, che non avevamo schedato poiché la trasmissione era avvenuta prima dell'apertura del blog.

In questo modo alla fine la serie sarà recensita integralmente: ricordiamo che in America la serie è terminata il 18 agosto 2012 e attualmente non ci sono notizie circa una possibile trasmissione italiana.

Procediamo quindi con la trama di Family of Heroes:


Un'astronave Autobot percorre lo spazio con 4 robot in fase di stasi: all'improvviso, il computer di bordo intercetta un messaggio di Optimus Prime, che invita gli occupanti a raggiungerlo sulla Terra. La nave atterra così nei pressi di una base militare e i robot, che formano la squadra Rescue Force Sigma-17, vengono risvegliati: sono Heatwave, Chase, Boulder e Blades. Optimus Prime li accoglie e, superata la sorpresa nello scoprire che una squadra di soccorso è ancora attiva, li informa che Cybertron è ormai perduto e che d'ora in poi la Terra sarà la loro nuova casa. I 4, infatti, sono rimasti a lungo in stasi e non hanno assistito alla disfatta del loro pianeta natale.
Intanto, sull'isola di Griffin Rock, il giovanissimo Cody Burns incontra suo padre, il capo della polizia, che sta usando per l'ultima volta la sua vecchia auto di servizio: la città sta infatti per sperimentare una nuova serie di veicoli hi-tech, con cui le autorità potranno svolgere i loro lavori. Peraltro le suddette autorità sono costituite dal resto della famiglia Burns: solo il povero Cody è ancora troppo piccolo per far parte della squadra, e questa cosa gli provoca una grande frustrazione.
Le strade di umani e Rescue Bots stanno quindi per incontrarsi: Optimus Prime, infatti, informa i 4 Autobot che, in quanto ultimi esemplari di robot da soccorso ancora esistenti, la loro missione sulla Terra non sarà quella di partecipare alle battaglie, ma di collaborare con gli umani e imparare da loro. Per far questo vivranno insieme a un gruppo di umani e li aiuteranno in caso di pericolo, ma dovranno comunque apparire al resto del mondo come veicoli: i terrestri, infatti, sono a loro agio con la tecnologia, ma non con l'idea di condividere la loro esistenza con intelligenze aliene. Heatwave non è molto d'accordo e, per responsabilizzarlo, Optimus lo nomina caposquadra. Quindi 4 veicoli vengono messi a disposizione dei Rescue Bots perché li possano scansionare e assumere in tal modo la modalità alternativa terrestre. Boulder si trasforma così in un bulldozer, Heatwave in un camion dei pompieri, Chase in un'auto della polizia e al povero Blades rimane soltanto la modalità elicottero, anche se ha paura dell'altezza! Infine il gruppo viene affidato al “Capo” Charlie Burns, capo della polizia (e padre di Cody), l'unico a essere informato della presenza degli Autobot.
La squadra dei Rescue Bots viene quindi presentata alla città: anche se i robot possono mostrare pubblicamente la loro capacità di trasformarsi, viene fatto credere ai cittadini che siano il frutto di tecnologia terrestre, non dotati di vita propria, e vengono perciò accoppiati ai componenti della famiglia Burns: a Heatwave tocca il pompiere Kade, a Boulder l'ingegnere Graham, a Blades la spericolata Dani, mentre Chase farà coppia con lo stesso Capo Charlie (da notare che nessuno degli umani conosce il segreto dei robot, a parte Charlie ovviamente). Fra le persone che assistono alla presentazione c'è anche Cody, che nota un movimento in Boulder quando una farfalla gli si posa sul viso e inizia a sospettare qualcosa.
La prima missione non si fa attendere: un incendio è infatti scoppiato al museo di storia naturale. Cody segue i fratelli, che peraltro hanno i loro grattacapi con i robot. Blades infatti non intende volare veloce quanto Dani vorrebbe, mentre Boulder (amante dell'estetica) è scettico circa il dover distruggere le piante attorno all'edificio per liberare l'ingresso. Domato l'incendio, i Burns cercano di indagare sulla cause, che sembrano doversi attribuire a un corto circuito nei dinosauri meccanici presenti nel museo.
La sera, i Rescue Bots rimangono soli nel garage e ne approfittano per calarsi nel bunker presente nel sottosuolo (risalente alla Guerra Fredda) dove discutere in pace la loro prima giornata fra gli umani. Heatwave, in particolare, è molto infastidito dal fatto che i meriti delle sue azioni debbano ricadere sugli umani e medita di abbandonare la missione: anche Blades non è particolarmente entusiasta del rapporto con Dani, mentre Boulder è affascinato dall'arte terrestre e Chase ritiene di poter imparare molto da una persona competente come il Capo Charlie. D'un tratto Cody compare a sparigliare le carte: il ragazzo ha infatti capito che i robot sono senzienti e condivide le loro frustrazioni, perché anche lui capisce cosa significa non essere compresi in una famiglia di eroi che lo esclude in quanto troppo piccolo. I Rescue Bots hanno trovato il loro primo amico, che non farà parola del loro segreto con i fratelli e, anzi, li aiuterà ad ambientarsi sulla Terra. Ad esempio, mostra subito loro un passaggio che dal bunker conduce a un promontorio dove si può ammirare tutta Griffin Rock. Poi li porta a un drive-in, dove un vecchio film di fantascienza mostra loro “come gli umani vedono gli alieni”! Mentre i 4 Autobot si esercitano a comportarsi come i robot che passano sullo schermo, la tranquillità del momento viene interrotta da un ruggito: un tirannosauro meccanico del museo, infatti, si è attivato in seguito al cortocircuito e sta per attaccare il drive-in! Purtroppo i Rescue Bots non possono intervenire per non rovinare la loro copertura e così, con la sola modalità veicolare, cercano di attirare il sauro lontano dal drive-in, contando sul fatto che la luce lo attrae.
Durante la corsa, Cody contatta il padre dalla radio di Heatwave e così scopre che il genitore conosce l'identità dei robot. Prima di ogni preoccupazione, però, occorre risolvere l'emergenza. Il Capo Charlie, Dani, Graham e Kade raggiungono quindi i Rescue Bots, che hanno condotto il tirannosauro in una zona disabitata: Cody guida i fratelli via radio, fiero di aver finalmente ottenuto il suo posto nella squadra. Il ragazzo sa di poter contare su un formidabile alleato: la sua amica Frankie Greene, figlia dello scienziato Doc Greene e grande appassionata di dinosauri!
Così la trappola può scattare: il dinosauro viene attirato da Chase e Heatwave in un lago di fango e bloccato con le sbarre di una cella (che Boulder libera da una prigione e Blades trasporta sul posto). Infine Cody disattiva il mostro meccanico. Alla fine il successo viene celebrato dal Capo Burns con una foto di famiglia: Kade però non vuole che anche Cody partecipi perché non fa parte del gruppo. Così, i Rescue Bots rivelano la loro identità, affermando che proseguiranno nella loro missione solo se anche Cody verrà ammesso in squadra. Il Capo Charlie deve pertanto mettere i figli al corrente della verità: i Rescue Bots non sono macchine, sono alieni.


La prima puntata setta gli standard della serie, introducendo i personaggi e puntualizzando le caratteristiche caratteriali dei robot: Boulder è l'amante del bello, Heatwave il leader recalcitrante, Chase quello ligio al dovere e che segue sempre gli ordini senza discutere, Blades è infine l'emotivo della situazione, complice anche la paura delle altezze che fa ricordare un po' il Siverbolt delle vecchie serie G1. Tutti e quattro sono un po' i proverbiali pesci fuor d'acqua e si rispecchiano perciò nelle frustrazioni di Cody: il fine è quanto mai educativo e fa appello al classico motto dell'unione che fa la forza e al valore della comprensione reciproca. La cooperazione è quindi il fulcro di tutto, non solo fra robot e umani, ma anche fra gli stessi componenti della famiglia Burns e fra Cody e l'amica Frankie. Il fatto che il fulco della narrazione sia il più giovane del gruppo evidenzia chiaramente il target infantile della serie.
La storia, scritta da Nicole Dubuc (anche supervisore della serie e attiva pure su Transformers: Prime) e diretta da Patrick Archibald e Nathan Chew è comunque in grado di interessare anche i più grandi, pur nella semplicità dell'intreccio e dei disegni. Oltre alla citazione di Silverbolt, infatti, la presenza dei dinosauri meccanici può essere considerato infatti anche un rimando ai Dinobot, come a testimoniare l'attenzione alla tradizione dei Transformers. La serie, inoltre, propone un'innovazione che, se ben sfruttata, può dirsi quasi rivoluzionaria nella serie: i robot infatti affrontano varie emergenze, la loro modalità veicolare non serve soltanto ad assicurare la varietà dei modelli, ma raggiunge un'utilità pratica altrimenti poco usata nel brand. Inoltre - ed è l'aspetto più sconcertante - non sono presenti i Decepticon, fatto che rende il tutto per certi versi più complesso. La serie, lo ricordiamo, si situa comunque nella Aligned Continuity, con Cybertron ormai perduto e gli Autobot che devono vivere sulla Terra, nel caso specifico nello scenario ben delimitato di Griffin Rock. La presenza cameo di Optimus Prime è lì a fare da anello di congiunzione con le altre realtà di questa continuity allargata.

Family of Heroes è stata trasmessa in America il 17 dicembre 2011.

Precedenti resoconti:

Fonti: La luna di Cybertron

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